Amaranto! Il Grano degli Dei!
La pianta erbacea dell'amaranto appartiene alla grande famiglia delle Amarantacee che comprende più di 500 specie ed è originaria del centro America. Mmm … coincidenza! questo Amaranto è pure Latino-Americano…mi piace sempre di più! Le scoperte fatte durante scavi archeologici effettuati in centro America dimostrano infatti che l'amaranto, insieme al mais e alla quinoia, rappresentava il cibo fondamentale per Incas e Atzechi gia più di 3.000 anni fa. Per le pregiate proprietà nutrizionali questo seme era denominato dagli Aztechi “ grano degli Dei”. Oltre che per i suoi piccoli e preziosi semi, la pianta dell'amaranto viene coltivata per le foglie e per i suoi fiori di colore rosso cupo.
Il nome però sembrerebbe derivare dal greco amarantos che letteralmente significa "che non appassisce". Gli antichi romani pensavano che l'amaranto, tra le sue proprietà, avesse anche quella di tenere lontana l'invidia e la sfortuna. In India, dove molti bambini soffrono di carenza di ferro, spesso vengono nutriti con foglie di amaranto. Non facendo parte della famiglia delle Graminacee, l'amaranto, non può essere considerato un cereale, come non lo sono il grano saraceno e la quinoa. |
_Preparazione
I chicchi di amaranto, quando vengono bolliti, tendono ad aggregarsi sotto forma di una massa gelatinosa, che può risultare sgradita. Per evitare questo si può cucinare l’amaranto insieme ad altri cereali (per esempio l’orzo o il riso), nella misura del 15-20%, migliorandone il sapore e il valore nutritivo. L’amaranto va bollito per 30 minuti (20 in pentola a pressione), in un quantitativo di acqua pari a 3 volte quello dei chicchi. Il sapore è gradevole, dolciastro, ricorda un po’ la nocciola. I grani possono essere tostati in una padella antiaderente con un filo di olio, oppure soffiati. L'amaranto infatti, se riscaldato, ha un comportamento simile a quello del mais da popcorn: scoppia. |
Proteine
L’amaranto effettivamente è ricchissimo di proteine, fino al 16%, le quali hanno un elevato valore biologico poiché, al contrario dei cereali veri e propri, contiene quasi il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti gli altri cereali. È anche una buona fonte di fibre (fino al 15%). L’assenza di glutine lo rende adatto alla alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco. Molto ricco anche di calcio, fosforo, magnesio e ferro. In quantità minori troviamo: arginina, serina, acido glutammico, alanina e acido aspartico. In piccole quantità sono presenti anche vitamine del gruppo B e la vitamina C.
Vista la completa assenza di glutine e l’abbondanza di fibre, l’amaranto è un alimento altamente digeribile, questo è il motivo per cui viene introdotto nelle diete di persone con problemi intestinali e nello svezzamento dei bambini, nella preparazione di pappe per anziani. Data la sua abbondanza di proprietà nutritive e la presenza di proteine è un valido ingrediente nella dieta di tutte quelle persone che per un motivo o per l’altro decidono di non mangiare più carne. Non solo. Sempre grazie alla sua digeribilità e alle sue ottime proprietà nutritive, l’amaranto viene ultimamente impiegato come alimento d’appoggio in diete mirate per “sopportare” delicati trattamenti nella cura di diverse patologie, tra cui anche il cancro.
L’amaranto effettivamente è ricchissimo di proteine, fino al 16%, le quali hanno un elevato valore biologico poiché, al contrario dei cereali veri e propri, contiene quasi il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti gli altri cereali. È anche una buona fonte di fibre (fino al 15%). L’assenza di glutine lo rende adatto alla alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco. Molto ricco anche di calcio, fosforo, magnesio e ferro. In quantità minori troviamo: arginina, serina, acido glutammico, alanina e acido aspartico. In piccole quantità sono presenti anche vitamine del gruppo B e la vitamina C.
Vista la completa assenza di glutine e l’abbondanza di fibre, l’amaranto è un alimento altamente digeribile, questo è il motivo per cui viene introdotto nelle diete di persone con problemi intestinali e nello svezzamento dei bambini, nella preparazione di pappe per anziani. Data la sua abbondanza di proprietà nutritive e la presenza di proteine è un valido ingrediente nella dieta di tutte quelle persone che per un motivo o per l’altro decidono di non mangiare più carne. Non solo. Sempre grazie alla sua digeribilità e alle sue ottime proprietà nutritive, l’amaranto viene ultimamente impiegato come alimento d’appoggio in diete mirate per “sopportare” delicati trattamenti nella cura di diverse patologie, tra cui anche il cancro.